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FdC 50 – La fede della Chiesa è la fede della famiglia cristiana… di P. Emmanuel Onyemeh omv

La Fede Della Chiesa

 

Che cosa intendiamo quando parliamo della fede della Chiesa? In termini semplici, la fede della Chiesa si esprime in Gesù Cristo, nella Parola di Dio. Essa punta al vangelo della verità, proclamato da Gesù Cristo nostro Signore, che chima gli uomini alla conversione. Lo stesso vangelo, seguendo l’ordine di Gesù Cristo nostro Signore, fu predicato dagli Apostoli e trasmesso alla comunità dei credenti, cioè la Chiesa.

 

La verità del vangelo è arrivata a noi concretamente mediante la Sacra Scrittura e la Tradizione. La Sacra Tradizione esprime tutto il processo, sia orale sia scritto, attraverso  cui il vangelo di Gesù Cristo è stato trasmesso nella Chiesa sotto la guida dello Spirito Santo.  Essa parla anche della vita della Cchiesa e la sua consapevolezza nel trasmettere la verità del vangelo. La Sacra Scrittura fa parte di questo processo. La Sacra Scrittura è la parola di Dio scritta e ispirata dallo Spirito Santo. Essa contiene la verità che salva, necessaria per la nostra redenzione. Considerando questi punti presentati, possiamo dire, quindi, che la fede della Chiesa è la fede nell’unico vangelo proclamato da Gesù, insegnato dai suoi apostoli e trasmesso a noi mediante la Tradizione  e la Scrittura. La fede della Chiesa è una  fede viva, che vivifica, per dirlo con le parole di papa Francesco: «La trasmissione della fede, che brilla per tutti gli uomini di tutti i luoghi, passa anche attraverso l’asse del tempo, di generazione in generazione» (Lumen Fidei 38).

 

Poiché «è impossibile credere con la nostra forza», la fede, come incontro con la verità del vangelo, deve necessariamente avvenire nel contesto eclesiale, perché “la fede ha una forma necessariamente ecclesiale”. La fede personale di un cristiano nasce attraverso la proclamazione della Parola. San Paolo dice ai cristiani di Corinto: «Vi proclamo poi, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi» (1Cor 15,1). Questo messaggio è veramente quello che egli ha ricevuto ed ora sta trasmettendo ai cristiani di Corinto (vv. 3-5).

Il secondo capitolo dell’enciclica di Papa Francesco descrive il secondo asse della fede, quello verticale, che porta dalla Terra al Cielo, attraverso conoscenza e amore, visione e ascolto.

 

La fede dunque non è un sentimento, “un fatto privato, un’opinione soggettiva”, è l’adesione alla verità trasmessa nella storia della Chiesa. Un cristiano crede e acconsente alla verità del vangelo predicato dalla Chiesa attraverso i suoi ministeri. Dopo aver creduto, egli impegna se stesso a questa verità volontariamente e nell’obbedienza. La conseguenza di ciò è che egli diventa un membro della comunità ecclesiale attraverso il sacramento del battesimo. La fede che è nata in lui lo giustifica e inizia a dirigere la sua condotta. Il rapporto qui è dialogico: Il cristiano può dire “Io credo” perché la Chiesa come comunità di fratelli dice “noi crediamo.”

 

Come la fede della Chiesa è fissata nella Trinità secondo la rivelazione fatta nella persona, parola e opere di Gesù Cristo, così la nostra fede è fissata nella fede della Chiesa. Ci sono due cose fondamentali da notare qui: la prima è il fatto che la fede è personale. Riguarda il mio incontro personale  con Gesù Cristo nel vangelo, questo incontro personale avviene nella Chiesa. La seconda sottolinea che, poiché la fede è personale, io divento il testimone di ciò che sono venuto a credere. Questo significa che, consegnando me stesso a Dio e permettendomi di essere guidato dai suoi comandamenti, sto proclamando la stessa verità che ho ricevuto dalla Chiesa.

La fede, inoltre, “non si configura solo come un cammino”: essa costruisce anche una nuova città, fondata anzitutto sulla famiglia. È proprio in questo che riusciamo a capire l’importanza della famiglia nella trasmissione della fede: i genitori trasmettono ai figli la fede in cui hanno creduto e che hanno  praticato. È in famiglia che i giovani cominciano a scoprire che “la fede non è un rifugio per gente senza coraggio”, ma l’unica luce che trasforma la società.

 

La Fede della Famiglia

 

 La famiglia, come comunione delle persone che ha il suo modello nella Trinità, è legata dall’amore e radicata nella fede della Chiesa. Secondo la lettera enciclica Lumen Fidei di Papa Francesco: «La persona vive sempre in relazione. Viene da altri, appartiene ad altri, la sua vita si fa più grande nell’incontro con altri» (n. 38). Il primo incontro di un bambino con la fede della Chiesa inizia nella famiglia. Ancorato nella fede dei genitori, il bambino viene battezzato e viene inserito nel Corpo di Cristo. Viene purificato dal peccato, viene giustificato e diventa il figlio di Dio. Crescendo sotto la guida dei suoi genitori, egli viene introdotto ancora più profondamente nella vita sacramentale della Chiesa e gli viene dato un fondamento sicuro per il futuro.

 

Ricevendo questa fede ed essendo nutrito in essa, il bambino viene trasformato e comincia un cammino personale della vita. La fede, però, viene trasmessa, vissuta e proclamata nella stessa misura in cui la famiglia stessa è fondata nella fede. Quando la fede non è vissuta a livello familiare, non può essere proclamata. Nel nostro tempo, nel quale Dio è stato escluso dagli eventi della vita degli uomini, esiste il pericolo di vedere una cultura pluralista che presenta tutte le cose come vere e i benefiche per l’essere umano. La famiglia, come  fondamento della società, non può resistere a queste correnti di errori, né trasforma la società se non si nutre e rimane nella verità del vangelo.

 

Oggi, vediamo che tante famiglie si disintegrano di fronte ai vari problemi economici e sociali, ma la disintegrazione più profonda avviene quando la famiglia  perde  il senso di Dio e non vive più la fede né guarda le gioie e le difficoltà con gli occhi della fede. Rimanendo fedele alla fede in Cristo Gesù e all’insegnamento del magistero, la famiglia riesce a capire la propria esistenza e le proprie strutture; riesce a tenere stretti i valori che costituiscono la famiglia stessa, i genitori riusciranno a vivere in un rapporto d’amore tra di loro, camminando insieme negli eventi delle difficoltà. I figli saranno capaci di capire il concetto dell’autorità per quanto riguarda la loro obbedienza verso i genitori e avranno il coraggio di affrontare la vita nella loro età giovanile partendo dalla fede che li ha nutriti.

 

La fede assicura la famiglia della presenza di Dio, l’aiuta a sopportare e perseverare nei momenti difficili. Questa situazione si trova nel quarto capitolo della seconda lettera di San Paolo ai Corinzi: «In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo» ( vv. 8-10).

 

 Nel suo articolo, Indissolubilità del Matrimonio e Dibattito sui Divorziati Risposati e i Sacramenti, l’ Arcivescovo G. L. Muller, sottolinea questo punto di vedere e capire la vita dal punto di vista della fede in relazione al matrimonio cristiano. Secondo lui, «uno dei più gravi problemi pastorali consiste nel fatto che molti, oggi, giudicano il matrimonio esclusivamente secondo criteri mondani e pragmatici. Chi pensa secondo lo «spirito del mondo» (1Cor 2,12) non può comprendere la sacramentalità del matrimonio. Alla crescente mancanza di comprensione circa la santità del matrimonio, la Chiesa non può rispondere con un adeguamento pragmatico a ciò che appare inevitabile, ma solo con la fiducia nello «Spirito di Dio, perché possiamo conoscere ciò che Dio ci ha donato» (1 Corinzi, 2, 12)».

 

Eventi socio-economici e politici di oggi influenzano sia la vita matrimoniale dei coniugi che dei loro figli, in modo positivo e negativo, anche se sembra evidente che molti elementi si oppongono al fondamento della struttura familiare. Nonostante questo, le famiglie devono continuare a incaricare se stesse nella fede del vangelo di Cristo dato a noi per mezzo degli Apostoli. Esse dovrebbero veramente essere consapevoli che «il mondo nel quale viviamo pare spesso molto lontano da ciò di cui la fede ci dà la certezza; le esperienze del male e della sofferenza, delle ingiustizie e della morte sembrano contraddire la Buona Novella, possono far vacillare la fede e diventare per essa una tentazione» (CCC 164). Ma non ci si deve scoraggiare, ma piuttosto ci si deve rivolgere verso i testimoni della fede: «Abramo, che credette, “sperando contro ogni speranza” (Rm 4,18); la Vergine Maria che, nel “cammino della fede”, è giunta fino alla “notte della fede” partecipando alla sofferenza del suo Figlio e alla notte della sua tomba; e molti altri testimoni della fede» (CCC 165 ). Essi incoraggiano a sostenere un confronto costante, in primo luogo, con Dio nella preghiera e attraverso una lettura meditativa della Bibbia, in secondo luogo, con gli insegnamenti della Chiesa, in particolare quelli in relazione al loro stato di vita, e in terzo luogo, con una costante partecipazione ai sacramenti (specialmente quello dell'Eucaristia e della Penitenza). Si potrebbe anche trovare il tempo per ritiri di famiglia, partecipare a seminari e approfittare dell'aiuto di consulenti competenti e ben informati per la crescita spirituale e di assistenza in tempi turbolenti.

 

In conclusione, la fede della Chiesa nel Vangelo di Cristo, come espresso nel Credo, è costruita sull'autorità del Dio, Uno e Trino, che si è rivelato a noi in Gesù Cristo. Ogni famiglia cristiana deve non solo desiderare questa fede e metterla in pratica, ma deve anche proclamarla e vedere tutte le cose attraverso gli occhi della stessa fede.

P. Emmanuel Onyemeh omv

 

 

 

FdC 50 – Pensiero Eucaristico di S. Nicolas Cabasilas

Come le membra vivono in virtù della testa e del cuore, così chi mangia Me, dice il Signore, anch’egli vivrà in virtù di Me (Gv 6,57). Vive certo anche per effetto del cibo, ma ben altra è la natura del Sacramento. Il cibo, non essendo vivente, per sé non può immettere in noi la vita; ma, in quanto sostenta la vita già presente nel corpo, è ritenuto causa di vita per quelli che lo prendono. Invece il Pane di  vita, Lui stesso è vivente e per Lui veramente vivono coloro ai quali si comunica.

 

Sicché, mentre il nutrimento si trasforma in chi l'ha mangiato, e il pesce o il pane o qualunque altro cibo diventano sangue dell'uomo, qui accade tutto il contrario. È il pane di vita che muove chi se ne nutre, lo trasforma e se lo assimila; siamo noi ad essere mossi da Lui e a vivere della vita che è in Lui, grazie alla sua funzione di testa e di cuore. Il Salvatore stesso, per rivelarci che non alimenta in noi la vita al modo dei cibi, ma che, possedendola in sé, la inspira in noi, come il Cuore o la testa la danno alle membra, dice di essere il Pane vivo (Gv 6,51) e aggiunge: «Chi mangia Me anch’egli vivrà in virtù di Me» (Gv 6,57).

 

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un articolo sulla mistica

sacrametale ​di
S. Nicolas Cabasilas
e cenni sulla sua vita]

          

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FdC 50 – Il dono della misericordia… di Toni Ciamarra

L’Antico Testamento esprime l’amore misericordioso di Dio con il simbolismo delle “viscere”: esse designano il grembo materno, luogo della gestazione , o rimandano a un sentimento viscerale di affetto o solidarietà; sono la sede delle emozioni più forti, come la passione, la commozione e l’immedesimazione. È Dio, a cui i profeti attribuiscono viscere capaci di commuoversi per il suo popolo, come in Geremia 31,20 e Osea 11,8; e di amare con amore che supera addirittura quello materno, Isaia 49,15.  Nel  N.T. la Misericordia di Dio tocca l’apice con l’incarnazione di Gesù e con la sua passione, morte e Risurrezione. L’amore di Dio, attestato nella Bibbia, è un amore libero e ha come tratto distintivo la gratuità, rispetto alla quale l’uomo non può avanzare pretese: l’adesione o meno al disegno e/o  proposta di salvezza di Dio Padre è una scelta dell’uomo.


S. Faustjna Kowalska

Nel corso del tempo i santi hanno annunciato e vissuto con profonda convinzione la Misericordia, sia nei confronti di Dio che dei propri simili; tra questi, ricordo e mi soffermo sulla spiritualità di S. Faustina Kowalska,  umile suor polacca, nata nel 1905 e morta nel 1938. Alla religiosa è legato il Culto della Divina Misericordia, secondo le indicazioni ricevute da Gesù. Tutte le rivelazioni avute le ha trascritte in un diario, divenuto poi un libro, “Il Diario”, sotto la stretta sorveglianza del Direttore spirituale, P. Michele Sopocko, professore di teologia; questa era l’espressa volontà divina: «Figlia mia, per quest’opera della Misericordia fa’ quanto ti permette l’obbedienza, ma sottoponi chiaramente al confessore ogni Mio più piccolo desiderio e non devi sottrarti a quello che lui decide ma compierlo fedelmente, altrimenti non avrai più in te il Mio compiacimento» (D. 1643).

 

P. Michele Sopocko

L’origine del Culto alla Divina Misericordia risale al 22 febbraio del 1931, nel convento di Plock in Polonia; suor Faustina vede il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. I due raggi rappresentano il Sangue e l’ Acqua. Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime (D. 300).  Nel corso dell’apparizione,  Gesù chiede alla religiosa: «Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: “Gesù, confido in Te”! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella e poi nel mondo intero». Il Salvatore confida a suor Faustina che l’immagine con la scritta: “Gesù confido in Te” è un recipiente con il quale le anime debbono andare ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia. Gesù spiega, in momenti diversi, il contenuto dell’espressione “Gesù, confido in Te”. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una volta si lamenta dicendo: «La sfiducia delle anime Mi strazia le viscere. Ancora di più Mi addolora la sfiducia delle anime elette. Nonostante il Mio Amore inesauribile non hanno fiducia in Me. Nemmeno la Mia morte è stata sufficiente per loro» (D.580). Un’altra volta il Signore, sempre in riferimento alla “Fiducia” dice alla religiosa polacca: « Perché hai paura e tremi, quando sei unita a a Me? Non mi piace un’anima soggetta ad inutili paure. Chi oserebbe toccarti quando sei  con Me? L’anima che Mi è più cara è quella che crede fermamente nella mia bontà ed ha piena fiducia in Me: le ricambio la mia fiducia e le do tutto quello che mi chiede» (D. 453). Ritengo utile anche riportare le considerazioni personali di suor Faustina sulla importanza della fiducia in Dio, durante una sua adorazione Eucaristica notturna: «Non riesco a comprendere come si possa non avere fiducia in Colui che può tutto. Con Lui tutto, senza di Lui nulla. Egli, il Signore, non permetterà né lascerà che restino confusi coloro che hanno posto in Lui tutta la loro fiducia» (D.358). 

Avere fiducia nella Misericordia infinita di Dio è condizione prioritaria affinché  l’uomo prenda profonda consapevolezza che ogni suo peccato, fosse come lo scarlatto, possa essere perdonato da Dio. Significativo è quanto Gesù dice alla mistica polacca: «La mia Misericordia è talmente grande, che nessuna mente né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandosi per tutta l’eternità. Tutto quello che esiste è uscito dalle viscere della Mia Misericordia. Ogni anima nei miei confronti rifletterà per tutta l’eternità sul mio Amore e sulla mia Misericordia». Continuando ad esaminare il Culto della Divina Misericordia suor Faustina riceve da Gesù due preghiere per impetrare a Dio Padre la salvezza dei peccatori: la coroncina alla Divina Misericordia – da recitarsi preferibilmente all’ora nona all’ora della Sua Morte – e la novena alla Divina Misericordia. 

Alla morte di suor Faustina il culto alla Divina Misericordia si diffonde con difficoltà, solo con il Pontificato di Giovanni Paolo II trova il giusto riconoscimento nella Chiesa ed una capillare diffusione nel mondo. Il Papa polacco provvede a canonizzare suor Fasutina il 30 aprile 2000, prima santa del terzo millennio. Nella stessa data istituisce la festa della Divina Misericordia, da celebrarsi nella seconda domenica di Pasqua: si realizza così il grande desiderio di Gesù, portato a conoscenza tanti anni prima alla sua anima prediletta. Occorre dire che Giovanni Paolo II nella sua seconda enciclica (1980), “Dives in Misericordia”, anche se in essa non fa il nome di Faustina, opera riferimenti espliciti al Culto della Divina Misericordia in diversi punti, uno per tutti: «Dio rivela anche la Sua Misericordia, quando sollecita l’uomo alla “Misericordia” verso il suo proprio Figlio, verso il Crocifisso» (8. Dives in Misericordia). 

 

Nel  “Diario”, Gesù esorta santa Faustina a meditare la sua Passione per avere luce, forza e consolazione; a considerare le sue piaghe nei momenti di disperazione, sconforto e aridità per conoscere a fondo l’amore di cui arde il suo cuore verso le anime (D. 186). Alla religiosa appare anche la Madre del Salvatore che le dice: «Sii coraggiosa; non temere gli ostacoli ingannevoli, ma considera attentamente la Passione di mio Figlio ed in questo modo vincerai» (D. 449). La Passione di Gesù produce così grazie in abbondanza. L’immagine di Gesù misericordioso esprime il Gesù Risorto con le piaghe visibili: segno di insondabile Misericordia e Speranza. 

A riguardo Giovanni Paolo II, nel consacrare il mondo alla Divina Misericordia, Cracovia 17 agosto2002, ha pronunciato parole molto incisive: «Dio, Padre Misericordioso chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa’ che tutti gli abitanti della terra sperimentino la Tua Misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza». Dopo il pontificato di Giovanni Paolo II, di cui l’immagine era proprio la Divina Misericordia, il suo successore, Papa Benedetto XVI, sin dall’inizio del suo magistero, ha dato al culto della Divina Misericordia di Dio un impulso nuovo. Come non ricordare le sue parole del 23 aprile 2006 quando disse: «Il Culto della Divina Misericordia non è una devozione secondaria ma dimensione integrante della fede e della preghiera del cristiano».        

In sintonia con i predecessori, Papa Francesco – fin dagli esordi del pontificato – ha avuto parole chiare sulla Misericordia Divina –  Il 17 marzo 2013 celebrando la S. Messa, nella chiesa parrocchiale di Sant’Anna, ha ricordato che il messaggio più forte del Signore Gesù Cristo è la Misericordia: «Se siamo come il fariseo, davanti all’altare: "Ti ringrazio Signore, perché non sono come tutti gli altri uomini, e nemmeno come quello che è alla porta, come quel pubblicano" (Lc 18,11-12), non conosciamo il cuore del Signore, e non avremo mai la gioia  di sentire questa Misericordia!». All’Angelus dello stesso giorno, Papa Francesco ha detto: «Il volto di Dio è quello di un Padre Misericordioso, che  sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che Lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua Misericordia. Sempre ha pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca mai di perdonarci se sappiamo tornare a Lui con il cuore contrito».

Il tema dell’Amore Misericordioso è presente nello stemma pontificio voluto dall’attuale pontefice. Esso non si discosta da quello di Benedetto XVI – per la mitra collocata tra chiavi d’oro e d’argento, rilegate da un cordone rosso – si distingue per l’emblema dell’ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante con le lettere, in rosso, IHS, monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, si trovano la stella e il fiore di nardo con riferimento alla  Vergine Maria e a San Giuseppe. Il motto dello stemma pontificio  “miserando atque eligendo” è tratto dall’episodio evangelico di San Matteo, rispetto al quale San Beda il Venerabile scrive: “Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: seguimi!”. L’omelia di San Beda il Venerabile è un omaggio alla Misericordia Divina. Essa assume significato particolare nella vita e nell’itinerario spirituale del Papa. Infatti, nella festa di San Matteo del 1953, Jorge Bergoglio sperimentò, all’età di 17 anni, in un modo particolare la presenza amorosa di Dio nella sua vita. In seguito ad una confessione, si sentì toccare il cuore ed avvertì forte la Misericordia di Dio, che con amore e tenerezza, lo chiamava alla vita religiosa, sull’esempio di sant’Ignazio di Loyola.

Toni Ciamarra

 

 

 

 

 

 

 

 

FdC 50 – Una fonte di acqua pura… di Rosina Mammetti

Stavo cercando una fonte di acqua pura per la mia sete, in parte l'avevo già trovata con i ritiri domenicali mensili, le catechesi dei fine settimana, le novene, i rosari; ma c'era un qualcosa che doveva esplodere… ed è esploso: la Bomba degli Esercizi Ignaziani ha cambiato tutto!

Ho capito che le fondamenta le avevo ma mi mancavano i mattoni per costruire, ho constatato di persona che con Lui la vita è molto diversa.

Con il cuore ho sentito un libertà interiore, una libertà che toglie i pesi che questa vita vorrebbe farci portare. Ho capito che siamo peccatori, siamo cenere, siamo miseria: invece Gesù è misericordia, è pace e amore, un amore che cancella ogni divisione e riempie sempre di speranza.

Casa Lanteri San Vittorino – Esercizi Spirituali 1-10 agosto 2013

 

 

 

 

FdC 50 – Il treno dei miei ricordi… di Marisa Sangiuliani

Da  qualche  tempo, sentivo nel mio intimo, una irrefrenabile voglia di costruire, di fare qualcosa per combattere la caduta di quei valori esistenziali che sempre più spesso lacerano la nostra vita di tutti i giorni… Un progetto d’amore, s’insinuava  nella mia mente e pian piano nasceva un forte desiderio di realizzarlo. Un giorno,  rileggendo alcune delle mie poesie scritte in diversi momenti della mia vita, mi  ritorna la voglia di scrivere, scrivere ancora…

Incoraggiata da padre Silvano,  “niente avviene mai per caso”, mi consegna il bando di un concorso di poesie  e mi dice: provaci sta per scadere. Ci provo  senza crederci più di tanto.  Preparo il tutto spedisco  alla casa editrice Aletti e attendo. Dopo qualche tempo  arriva una risposta  che non mi aspettavo: le mie poesie erano piaciute e avendo superato il concorso, mi proponevano un contratto in esclusiva per 24 mesi . Ora la decisione!  30 giorni di  tempo! 

Accettare la loro proposta di acquisto, una spesa che non avevo previsto, in un periodo di crisi economica,  mi creava indecisione e preoccupazione…

Sentivo però la voglia di fare  qualcosa:  “Quel famoso progetto d’amore che ancora non conoscevo”…

In Santuario collaborando con  la Lanteri Humanitas  per le missioni, nella raccolta  e vendita di oggetti vari per aiutare i poveri, i  bambini, per le adozioni a distanza  e tanti altri aiuti , mi ritrovo  ad  osservare alcune foto di bambini che giocano sui binari  della ferrovia che costeggia le povere baracche in cui vivono. Il treno che passa, in mezzo ad una povertà sempre più desolante , carica di  pericoli  infiniti.

All’improvviso  ecco il titolo per il mio libro: “Ii treno dei miei ricordi  è carico di futuro e di speranza…”. Il mio progetto d’amore si stava realizzando!

Sabato 5 ottobre 2013  noi collaboratori e amici del santuario di San Vittorino , abbiamo partecipato  all’incontro Informativo sui progetti missionari della Lanteri Humanitas. P. Sergio Zirattu, Superiore Generale degli OMV, Sr Antonia, Sr Lucia, Sr Mattea OMVF e la nostra amica referente Olimpia, ci hanno illustrato e documentato nei vari filmati la storia di queste missioni portate avanti negli anni con coraggio, in mezzo a infinite difficoltà, ma con amore e dedizione nell’aiutare ed evangelizzare questi nostri fratelli bisognosi di tutto.

Terre dove la povertà, la violenza dei conflitti etnici ancora oggi distrugge i valori primari della persona. E poi i bambini sempre più poveri, abbandonati a se stessi, maltrattati, costretti a vivere in situazioni di emergenza continua.

Allo sbando senza alcuna educazione, affamati e ribelli. Occhi meravigliosi che esprimono  tanto dolore, ma anche tanta voglia di crescere nell’affetto di qualcuno che possa prendersi cura di loro. Anche noi oggi siamo in una situazione molto critica sia economica  che nei valori primari calpestati da persone senza scrupoli. Nella mancanza di lavoro che lede la dignità umana.

Depressione, stanchezza, voglia di non far più niente, aspettando qualcosa che non arriva. Perdere la speranza può portare alla distruzione completa della persona… Bisogna reagire, aiutarci anche psicologicamente. Non dimentichiamo che dentro ognuno di noi ci sono dei valori, dei doni, da scoprire ogni giorno , far fruttificare quei piccoli semi che il Signore ha sparso nei nostri cuori…

La croce non per morire, ma per risorgere… Quando ci crolla addosso, abbracciamola con forza perché lì c’è la vera salvezza … La forza di reagire, di aiutare chi sta peggio di noi,  perché non conosce l’amore meraviglioso di Gesù e Maria. Preghiamo, preghiamo tutti insieme.    

E allora vi invito a salire sul treno dei miei ricordi, a portare futuro e speranza ai poveri, ai  bambini delle nostre Missioni  in un circuito d’Amore infinito…

Marisa Sangiuliani

 

 

 

 

FdC 50 – Il Gruppo Biblico

Finalmente ritorna l’appuntamento mensile con la Scuola Biblica di Preghiera! Da diversi anni sono una fedelissima del corso e, in particolare, lo scorso anno si è concluso il ciclo tenuto da P. Luis Miguel Pereira smbn che tutti ricordiamo ancora con affetto e riconoscenza per averci seguito nel nostro

cammino di Fede. Quest’anno, quindi, al piacere di ritrovarci, si aggiunge la curiosità di seguire questo corso completamente rinnovato nel metodo e nel docente ma tutti fiduciosi nelle scelte della Casa di Spiritualità di S.Vittorino e speranzosi che ancora una volta i nostri cuori siano abbastanza aperti per ricevere la Parola di Dio e farci trasformare da essa.

Il nuovo docente è il diacono Nicola Parisi che, al di là dei titoli e delle conoscenze, cattura subito l’attenzione di tutti per la sua umiltà, delicatezza di esposizione, familiarità, con quel guardare dritto negli occhi e chiamarci per nome che accorcia le distanze e mette ognuno a proprio agio.

Il pomeriggio è passato velocissimo diviso in una prima parte teorica con l’esposizione di  una serie di definizioni interessanti sulla preghiera e una seconda parte esperienziale che ha messo in pratica quanto precedentemente esposto: abbiamo fatto cioè esperienza del dialogo insito nella preghiera mettendo alla prova la nostra capacità di assimilare il testo di preghiera e la capacità di ascoltare mettendoci in gioco interagendo tra noi partecipanti e lo stesso docente; è stato qualcosa di  leggero e profondo al tempo stesso e che ha permesso di conoscere qualcosa di più di noi stessi attraverso la Parola. Alla fine della serata tutti eravamo arricchiti da un pomeriggio così pieno e intenso e decisi a ritornare per seguire questo nuovo metodo di cammino di Fede verso Dio.  L’arrivederci, a Dio piacendo, è per il prossimo 9 Novembre!

 

 

 

 

FdC 50 – Il saluto di Sr Mariarosa omvf e di P. Giovanni Mannini omv

Carissimi Amici di Casa Lanteri di S. Vittorino
e di Foligno,
  è giunto il tempo di salutarci, perché il Signore mi chiama ad operare altrove, dopo ben dieci anni trascorsi qui a San Vittorino. Ai primi di novembre raggiungerò la mia nuova comunità a Volterra (Pisa). 

È sempre un po’ faticoso lasciare tutto, ma vado contenta in primo luogo perché è Lui che mi manda e mi precede e poi perché vedo l’opera di Casa Lanteri veramente benedetta da Dio, con tante belle proposte formative e di preghiera, di Corsi di Esercizi spirituali e approfondimenti, con i caratteristici momenti di condivisione che ti fanno esperimentare la gioia della fede e la fratellanza in Cristo. 

Non è così scontato poter fruire di tanta grazia di Dio! Porterò con me il ricordo dei vostri volti e del desiderio sincero di conoscere meglio il Signore e la Sua volontà, i momenti belli vissuti insieme, le iniziative via via intraprese, le confidenze ricevute….come un bagaglio prezioso, un grande dono di Dio.

Vi affido alla Madonna di Fatima, che si venera qui al Santuario, luogo di fondazione della mia famiglia religiosa, alle cure premurose dei nostri Padri Oblati e delle mie consorelle Oblate di Maria Vergine di Fatima. Maria, piena d’amore, veglia su noi tutti e nessuno parte da qui senza ricevere grazia e forza….con Lei ci sentiamo, al sicuro, figli tanto amati, dovunque ci troviamo a vivere e ad operare. 

Vi porto tutti nel cuore e nella mia preghiera quotidiana; so che farete questo anche voi. In Gesù Eucaristia, pur così diversi tra noi e dislocati in tutta Italia, siamo “uno” sempre, Chiesa viva del Signore, inviati a testimoniare l’amore infinito del Padre. 

A Padre Armando in modo speciale va la mia riconoscenza e gratitudine profonda per quanto ho ricevuto, per le esperienze apostoliche nelle quali mi ha introdotta. Collaborando in Casa Lanteri sono entrata anche a far parte della grande famiglia della FIES (Federazione Italiana Esercizi Spirituali). Speriamo di rivederci, qualche volta.

Ora vi saluto e vi abbraccio con tanto affetto,
augurando pace e gioia a tutti.                                         
Sr Mariarosa Scalcon omvf 

 

 

 

 

 

 

 

Carissimi Amici di Casa Lanteri, la notizia della partenza di Suor Maria Rosa  mi ha ridestato tanti ricordi di collaborazione e di amicizia con questa  ottima suora Oblata, che in questi anni  è stata un punto forte delle attività di Casa Lanteri con P. Armando, ma soprattutto collaboratrice determinante della rivista Myriam e delle attività del Santuario, della nostra comunità Oblata, ecc, ecc. Alla festa che le farete Sabato 26, sentitemi  tanto presente per ringraziare il buon Dio e la Madonna di Fatima  per tanto lavoro e vero apostolato svolto da Suor Maria Rosa, perché  le dobbiamo molto, io in particolare. Sono certo che ci sarà molta commozione e lacrime. Offriamo tutto a Maria e  conserviamo memoria di tanti buoni pensieri, sentimenti ed esempi che ci lascia. E, mi perdoni  la cara Suor Caria Rosa, magari  salutandola conservate anche qualcuna delle sue lacrime, preziose davanti a Dio.  Viva Maria!!! Viva Suor Maria Rosa !!!  Viva gli Amici di Casa Lanteri!!!

Con stima e affetto immutato vi ricordo di cuore al Signore.

P. Giovanni Mannini.

 

 

 

 

FdC 50 – L’Editorale di P. Armando omv

 

Carissimi Amici di Casa Lanteri,

eccoci arrivati al nostro appuntamento mensile del nostro Foglio. Ottobre è stato un mese ricco di attività e di emozioni.

Sabato 5 ottobre p. Sergio Zirattu, Superiore Generale degli OMV, insieme ad alcuni responsabili della Lanteri Humanitas ha presentato le attività e i progetti promossi da questa Associazione che sostiene i progetti missionari degli OMV e delle OMVF nel mondo.

Olimpia di Paolo, P. Sergio ZIrattu omv e Sr Lucia Ciciliano omv

È stato un momento veramente ed edificante per la conoscenza che ci ha fornito di tanto bene che gli OMV e le OMVF fanno ai più poveri di questa terra. In questa occasione è stato presentato anche il libro di poesie della nostra amica Marisa Sangiuliano Veraldi, Il treno dei miei ricordi… è carico di futuro e di speranza il ricavato della sua vendita sarà devoluta totalmente in sostegno dei progetti missionari sostenuti dalla Lanteri Humanitas. Il libro potrete trovarlo presso la sede dell’Associa-zione a fianco della libreria del Santuario: affrettatevi a comprarlo!

È partito alla grande il gruppo della Scuola Biblica di Preghiera diretto dall’amico diacono Nicola Parisi. Alla grande non tanto per il numero dei partecipanti che speriamo aumenti, ma per l’entusiasmo di coloro che vi hanno preso parte che hanno manifestato una grande soddisfazione dopo l’incontro formativo.

Il Ritiro aperto a tutti diretto dall’amico professore Mauro Meruzzi sta procedendo anch’esso con grande entusiasmo dei partecipanti.

È partita anche la Scuola di Preghiera aperta a tutti, con il suo appuntamento settimanale del venerdì sera dalle 18:30 alle 20:00. Nei primi due incontri abbiamo avuto un buon numero di partecipanti. Alla Scuola si può partecipare anche saltuariamente, vi invito a diffondere la conoscenza di questa proposta semplice e profonda tra le vostre amicizie.

È partito pure il Caminetto Lanteriano con la sua nuova versione, presentazione della liturgia della domenica disponibile in internet dal lunedì e condivisione in diretta streaming il martedì alle ore 21:00. Il livello di partecipazione è aumentato di molto ed è veramente un momento bello di condivisione famigliare e gioioso della Parola: Deo gratias!

Grandissima gioia e compiacimento nel Signore per la trentina di coraggiosi che hanno aderito alla proposta del cammino degli E.V.O. (foto a destra) e che dopo aver ascoltato, alla fine di settembre, in cosa consistesse a grandi linee questo cammino, sono ritornati per intraprenderlo. Deo gratias! 

Non è partito purtroppo il Gruppo Dantesco perché il nostro carissimo amico Felice Martini che lo conduceva magistralmente ha avuto seri problemi di saluti che lo hanno

costretto ad una prolungata degenza ospedaliera che si è conclusa da pochi giorni. Appena il nostro Felice si rimetterà in forze gli incontri ripartiranno: coraggio Felice ti aspettiamo!

Non è ancora partita, invece, ma purtroppo partirà a  giorni  la  nostra supercarissi-ma sr Mariarosa omvf di cui avete letto il saluto in prima pagina. Sabato 26 ottobre l’abbiamo salutata in un bel momento di fraternità preceduto dalla celebrazione eucaristica in cui abbiamo ringraziato  il  buon Dio del dono che ci ha fatto in questi dieci anni della presenza di questa nostra sorella e abbiamo pregato per la sua nuova missione che svolgerà nella Comunità OMVF di Volterra (PI).

[Clicca sulla foto per accedere alla galleria delle foto]

A lei va la mia personale e grandissima gratitudine per la collaborazione che mi ha sempre prestato e, in particolare, per i due anni che li hanno visti protagonisti della missione E.V.O. che abbiamo condotto insieme a sr Clara omvf a Foligno dove ci recavamo mensilmente.

Gruppo E.V.O. 2 – Casa Lanteri Foligno 2010/2011

A lei siamo anche debitori dell’ingresso della nostra Casa di Spiritualità nell’ambito della F.I.E.S. (Federazione Italiana Esercizi Spirituali, ente ecclesiastico facente capo alla C.E.I.) di cui lei faceva parte come Consigliera Nazionale. È stata lei infatti a trascinarmi nell’avventura della F.I.E.S. di cui sono stato nominato responsabile regionale portando quindi la sede della Delegazione Lazio della F.I.E.S. a Casa Lanteri e elevando la nostra Scuola di Formazione Spirituale a Scuola di Formazione della F.I.E.S.

Per questo e per tante altre cose: GRAZIE SR MARIAROSA, IL SIGNORE TI STIA SEMPRE ACCANTO E TI RENDA SEMPRE PIÙ STRUMENTO DEL SUO AMORE! GRAZIE!

E ora vi lascio al saluto di Sr Mariarosa omvf agli Amici di Casa Lanteri insieme alla lettera pervenutaci di augurio e ringraziamento da parte di P. Giovanni Mannini omv, alla nostra sorella per il suo generoso servizio a Casa Lanteri; all'articolo delle nostra amica Elena che vorrebbe tramettervi il suo entusiasmo per il Gruppo Biblico di Preghiera, dell'amica Marisa per i progetti in sostegno delle missioni OMV e OMVF della Lanteri Humanitas, del nostro nuovo amico P. Emmanuel  Onyemeh omv che rimarrà a Casa Lanteri per un po' di tempo, non sappiamo ancora quanto (speriamo lunghissimi anni!), P. Emmanuel ci condivide due parole sulla fede della Chiesa; dell'amica Rosina che condivide con noi la sua gioia dopo l'esperienza degli Esercizi Spirituali fatta quest'estate, alla bella e profonda riflessione sulla misericordia di Dio trasmessaci da S. Faustina Kowalska, dell'amico Toni, e, infine, al pensiero eucaristico di S. Nicolas Cabasilas.

Dio vi benedica tutti!

 

 

 

 

 

Fdc 50 – Gli appuntamenti di Novembre 2013

 

 

 

 

 

MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2013

 

• ORE 15:30  SCUOLA DI FORMAZIONE 1

 

• ORE 21:00  CAMINETTO LANTERIANO 
                    Condiviamo insieme la Liturgia della Domenica
                    in collegamento streaming [Programma]

 

 

 

GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE 2013

• ORE 15:30  GRUPPO DEI CLASSICI DELLA SPIRITUALITÀ

La vita in Cristo di Nicolas Cabasilas

 [Programma]

 

 
 

VENERDÌ 8 NOVEMBRE 2013

• ORE 18:30 – 20:00  SCUOLA DI PREGHIERA APERTA A TUTTI
                               Diretta da P. Armando Santoro omv
                               
[mezzora di istruzione – mezzora di preghiera
                               personale – mezzora di adorazione eucaristica]

 

 

SABATO 9 NOVEMBRE 2013

• ORE 15:30 – 19:30  SCUOLA BIBLICA DI PREGHIERA
                               Diretta dal diacono prof. Nicola Parisi
                               Docente di Sacra Scrittura        [Programma]

• ORE 15:30             EVO 2

   

 

DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013
• ORE 10:00 – 17:30 RITIRO APERTO A TUTTI       [Programma]                 
   Diretto dal Prof. Mauro Meruzzi docente di Sacra Scrittura
    La proposta spirituale di quest'anno sarà tratta dal Libro dell'Apocalisse

 

MARTEDÌ 12 NOVEMBRE 2013

 

• ORE 15:30  SCUOLA DI FORMAZIONE 2 

 

• ORE 18:30  GUIDE E.V.O.

 

• ORE 21:00  CAMINETTO LANTERIANO 
                    Condiviamo insieme la Liturgia della Domenica
                    in collegamento streaming [Programma]

 

 

 

VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2013

• ORE 18:30 – 20:00  SCUOLA DI PREGHIERA APERTA A TUTTI
                               Diretta da P. Armando Santoro omv
                               
[mezzora di istruzione – mezzora di preghiera
                               personale – mezzora di adorazione eucaristica]

 

SABATO 16 NOVEMBRE 2013

• ORE 8:00 – 20:00  GIORNATA DELL'ADORAZIONE SILENZIOSA

                 Per i turni di adorazione telefonare al Centralino (06 2266016)

• ORE 15:30             EVO 1

 

 

 

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VENERDÌ 22 NOVEMBRE 2013

• ORE 18:30 – 20:00  SCUOLA DI PREGHIERA APERTA A TUTTI
                               Diretta da P. Emmanuel
Onyemeh omv
                               
[mezzora di istruzione – mezzora di preghiera
                               personale – mezzora di adorazione eucaristica]

 

SABATO 23 NOVEMBRE 2013

• ORE 15:30             L.eV.O – Liturgia e Vita Ordinaria
                               Diretto da Sr Mary Kowalski omvf
                               [Gruppo riservato a chi ha già fatto un corso di
   Esercizi Spirituali completo o gli EVO]
 

DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013
• ORE 10:00 – 17:00  INCONTRO DI SPIRITUALITÀ CONIUGALE 
  [Programma]          Diretto da Sr Anna Cappellucci omvf

Il cammino spirituale di quest’anno

sarà orientato all’AMICIZIA SPIRITUALE FRA CONIUGI

 

 

 

 

MARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2013

• ORE 15:30  SCUOLA DI FORMAZIONE 3

 

• ORE 21:00  CAMINETTO LANTERIANO 
                    Condiviamo insieme la Liturgia della Domenica
                    in collegamento streaming [Programma]