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Gender a Scuola

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LISTA DELLE ASSOCIAZIONI DEI GENITORI IMPEGNATI CONTRO IL GENDER

ALCUNE ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO:

 

Associazione di genitori e docenti “COMITATO ARTICOLO 26”, molto utile!

http://comitatoarticolo26.it/

 

Associazione GIURISTI PER LA VITA (avvocati che difendono i genitori)

http://www.giuristiperlavita.org

 

OTTIMI SITI DI NOTIZIE, PER TENERSI AGGIORNATI E SAPERSI ORIENTARE

 

TEMPI 

http://www.tempi.it 

 

LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA

http://www.lanuovabq.it

LIBERTA’ E PERSONA

http://www.libertaepersona.org

FdC 61 – L’Editoriale di P. Armando Santoro omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,
Natale si avvicina… il tempo passa… si invecchia… ma l’anima non invecchia mai, grazie a Dio! Disponiamo i nostri cuori ad accogliere il Figlio di Dio con rinnovato amore ed entusiasmo anche se oppressi da situazioni contingenti che vorrebbero immergerci nella tristezza. 

Novembre è passato, è stato un mese caratterizzato dal Fine Settimana Spirituale d’Avvento che si è svolto dal 28 al 30. Vi ha partecipato un bel gruppo di Amici. (Clicca qui per accedere alle registrazioni delle conferenze).

 1La tematica affrontata da questo ritiro è stata la visione cristiana della persona umana creata da Dio come «maschio e femmina». Il clima culturale nel quale siamo immersi oggi rifiuta il concetto di natura umana e pone in conflitto la persona con la sua natura: la natura non è più da accogliere come amore, come dono di Dio di cui siamo responsabili. La persona viene posta in conflitto con la sua natura oggettiva, ipotizzando una natura personale delineata dalla libertà del soggetto che non è più ciò che è, ma è ciò che desidera essere. In altre parole io non nasco né uomo né donna, predeterminato, ma mi determino io come uomo, donna, gay, lesbica o transessuale o altro, nella mia libertà che non ha nessun vincolo di natura. 

Oggi si rifiuta il concetto che la persona possa essere limitata dalla natura e si proclama il diritto della persona di essere ciò che vuole a prescindere dalla natura. Per cui un uomo può decidere e scegliere di essere donna, o di essere né donna né uomo e viceversa, conservandosi il diritto di ricambiare orientamento quando vorrà farlo. 

Il discorso viene spinto fino al punto di affermare che bisogna aiutare i bambini a capire chi sono, se maschi o femmine o gay o lesbiche o transessuali. Tutto questo supportato dal fatto, posto come scientifico, che l’omosessualità, che fino al 1973 era considerata un disturbo della personalità, ora è considerata come orientamento sessuale della persona.

In questa linea si situa anche l’adozione dei bambini alle coppie omosessuali, in quanto, così come si ha il diritto di essere ciò che ci pare, si ha anche il diritto ad avere un figlio, dimenticandosi che è il bambino che avrebbe diritto di avere una mamma e un papà e che  crescere con mamma e papà, non è affatto lo stesso che crescere con genitore 1 e genitore 2. Oggi si afferma, come ha scritto nella motivazione della sentenza quel giudice di Bologna che ha affidato ad una coppia gay una bambina, che è un pregiudizio culturale il fatto che l’ambito della crescita di un bambino sia una famiglia con mamma e papà. Chi dunque pensa che un bambino dovrebbe avere, per la sua buona crescita, una mamma e un papà è condizionato da un pregiudizio culturale! Penso che mai sia passata nella storia dell’umanità una bufala più palese di questa, ma sta passando senza suscitare particolari reazioni.

Inoltre, purtroppo, troppi non sanno che fra poco è molto probabile che i nostri bambini dovranno, come già è in atto in Europa, essere iniziati sin dall’asilo alla scoperta di ciò che viene chiamato  orientamento sessuale personale, con pedagogiche iniziazioni erotiche.

Purtroppo non sto dicendo fantasticherie, ma verità concrete. Basta leggere il documento Standar per l'Educazione sessuale in Europa (in particolare alle pagine 38-52), che dovrebbe diventare la linea guida dell’educazione sessuale nelle scuole di tutta Europa (clicca sull'immagine a destra), e che è già in uso in diversi Paesi. L’Italia si sta preparando da anni alla sua introduzione attraverso delle équipe di psicologi e altri operatori che stanno girando per le nostre scuole a proporre l’ideologia gender e i suoi valori. 

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Al Fine Settimana Spirituale ha suscitato grande interesse l’intervento della Dott.ssa Anna Simoncelli che ha presentato la genesi dell’ideologia gender (clicca qui per saperne di più su come è nata questa ideologia), il programma di realizzazione mondiale di essa e, in particolare, il  suo  piano di attuazione nelle nostre scuole, che come accennavo prima, prevede iniziazioni al piacere sessuale sin dai quattro anni (sì ho scritto 4, non mi sono sbagliato: il programma prevede l’iniziazione all’autorero-tismo a quattro anni, vedi pagina 38 del documen-to Standar dell'educazione sessuale in europa). 

Se a quattro anni si parte così, potete ben immaginare, e lo lascio alla vostra immaginazione, cosa è riservato loro per educarli alla sessualità negli anni successivi, o. se non volete usare l'immaginazione andatevi a leggere le pagine 38-52 del documento Standard che potete scaricare cliccando sopra la sua immagine (un po' più in alto a destra).

Da tutte queste notizie è emersa la necessità di un’azione di conoscenza presso i genitori che per lo più sono ignari di quello che i nostri governanti stanno preparando per i loro figlioli.

Da notare, inoltre, che sono pochi quello che sanno che già da nove anni in Germania (sì anche questo non è un errore, sto parlando della moderna Germania), diverse decine di genitori sono andati a finire in prigione anche per 40 giorni perché non hanno autorizzato i loro figli a partecipare alle lezioni di educazione sessuale a scuola. C'è da dire che forse più che parlare di educazione sessuale, si tratta di lezioni di sesso che hanno provocato ultimamente lo svenimento a sei bambini (clicca qui per saperne di più), anche la Radio Vaticana ultimamente ha detto qualcosa a riguardo (clicca qui).

Insieme  a  quest’opera  di  sensibilizzazione dei  genitori, occorrerà anche il loro coinvolgimento in quelle associazioni che sono nate e stanno nascendo per contrastare questa invasiva e prepotente offensiva culturale e, quindi, una loro più visibile presenza negli spazi a loro concessi nelle strutture scolastiche (clicca qui per averne una lista delle associazioni e altre notizie).

1Q

Tornando al nostro Fine Settimana, altri relatori sono stati i nostri due amici prof, il diacono Nicola Parisi e Mauro Meruzzi, che hanno dato il loro apporto biblico e sr Mary  Kowalski omvf che ha trattato  del messaggio spirituale del tempo liturgico dell’Avvento.

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A proposito di sr Mary, dobbiamo farle i nostri auguri e complimenti perché nel mese di novembre ha guidato il suo primo corso completo di Esercizi Spirituali di cinque giorni, nella foto a sinistra la vedete con Filomena, la sua esercitante. 

 

Ho proposto a sr Mary di dirigere un altro corso, aperto a tutti, nel prossimo giugno. Vi  invito a spingerla ad accettare, magari proponendo voi  stessi come esercitanti. Nel frattempo le auguriamo buon viaggio e buone vacanze, perché è in partenza per i suoi Stati Uniti per rivedere la sua famiglia. Mi auguro che dall’anno prossimo sia sr Anna Cappellucci omvf che sr Mary si lancino  in  questo  ministero  spirituale, purché, comunque, non mi facciano troppa concorrenza…!

Ora vi lascio alla condivisione di due nostre amiche, sulla loro partecipazione al Gruppo Biblico diretto dall’amico diacono Nicola Parisi, Mariella Perilli e Franca Maria De Bernardi,  alla meditazione del mese del nostro amico Fabrizio Fiorenza e al pensiero eucaristico del mese del b. Charles de Faucould. 

Santo Natale a tutti voi!

 

 

 

FdC 61 – La meditazione del mese… di Fabrizio Fiorenza

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Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi. Mt 7,16-17.  

Le opere sono cose concrete che rimangono. Bisogna concretizzare le intenzioni  non rimanendo nell’immaginifico e mentre le realizziamo, creiamo fuori di noi i frutti concreti, ma contemporaneamente i nostri occhi possono vedere realmente ciò che c’è veramente nel cuore. Dai frutti vediamo chi siamo. Mentre stiamo concretizzando ciò che abbiamo nel cuore, possiamo correggerci dentro perché vediamo realmente dove ci porta il nostro cuore, da ciò che realizziamo fuori.

Rimanendo nelle intenzioni e non compiendo l’opera, diciamo: non ho fatto niente di male e continuiamo ad illuderci di stare nel “giusto”, ma non stiamo nell’amore.

Sfuggire l’immaginazione.

Quindi tutto parte dal cuore, dall’intenzione che ci spinge ad agire, ma anche il frutto concreto, l’azione realizzata fuori da noi, ci fa ripartire tornando nel cuore e decidendo di correggerlo.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

FdC 61 – Tre anni a scuola della Bibbia… di Franca Maria De Bernardi

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tre

Guardo il prezzo sulla  copertina della mia Bibbia:
£ 1.000. Non ricordo bene né quando l’ho acquistata, né il motivo specifico: forse all’inizio degli studi universitari, ma non per quegli esami di teologia che alla LUMSA ci si obbligava a sostenere ogni anno oltre i nostri specifici.

Era una versione appena uscita: “finito di stampare 1968”.

È un volume, tutto sommato maneggevole che mi ha seguito nei vari trasferimenti e da parecchi anni ha trovato spazio nel luogo più vissuto della casa. È a portata di mano.

Quanto l’ho maneggiato o letto, quando è stato importante?

Ci sono varie immaginette tra le sue pagine leggere. Alcune, a cui sono affettivamente legata sono state riposte lì come in un luogo protetto, come in uno scrigno, per ritrovarle sempre.

Si, ma quanto questo libro con la copertina rossa mi ha attirato? Quanto mi ha detto prima di tre anni fa?

Mi accorgo che è stato ben poco tante le difficoltà che presenta la sua complessità, le sue parole, le sue narrazioni basate su una cultura antica e una religiosità diversa, tante le cose da sapere e che non ho cercato di conoscere. E ora?

Tre anni fa ho iniziato un corso biblico presso Casa Lanteri e qualcosa è cambiato, forse molto.

I salmi, che non godevano del mio trasporto, eccettuati alcuni, mi sono stati presentati nella loro globalità, nel significato delle ripetizioni, nella scelta delle parole, nei parallelismi, nell’alternanza di supplica, lode, supplica “come un pendolo”, nella fiducia che il penitente ripone nel suo Dio, nella richiesta di una vita nuova: “crea in me, o Dio, un cuore puro…”.

Il secondo anno, il nostro nuovo relatore ci ha a insegnato a focalizzare ciò che un brano ci presenta.

Il secondo anno, il nostro nuovo relatore ci ha insegnato a focalizzare ciò che un brano ci presenta: luoghi, personaggi, azioni, e ad imparare a bere a piccoli sorsi, come un  viandante  ad  un pozzo  che beve  per dissetarsi  senza esagerare”, a lasciarci colpire da una frase, o solo da una parola e  farla  scendere  nel  nostro intimo.

E poi è iniziato questo nuovo anno, atteso con desiderio. Il piccolo gruppo si è ritrovato.

Tobia, il libro di Tobia. Una sorpresa.

È un   che a mala pena avevo notato nello scorrere l’indice e che si perdeva tra titoli più altisonanti e nomi ben conosciuti.

Non mi era mai venuto in mente di sbirciare nemmeno la presentazione.

Abbiamo letto, riletto insieme. Siamo solo al primo capitolo, nonostante due incontri. Eppure anche due soli incontri mi hanno dato così tanto che anche se il corso finisse qui, già la ricchezza di interrogativi proficui potrebbe bastare per l’anno e per la vita.

Alla fine di quel paio d’ore di lavoro ci capita di guardarci l’un l’altro e le espressioni che ci scambiamo dicono: “   come avremmo potuto arrivarci da soli?”

Abbiamo bisogno di chi ci aiuti nello “svelare il senso delle scritture “. Anche noi come i discepoli di Emmaus rimaniamo alla superficie e forse scoraggiati ci allontaniamo.

Così scopriamo che “Tobia” ci chiede: “che cosa guida la nostra esistenza di credenti? La legge, il senso del dovere per cercare la benevolenza di Dio o “il giogo leggero” dell’Amore che ci porta alla “Vita”? La mia religiosità, il mio vivere la fede è tutto “Verità” o si perde in un ritualismo dannoso per me e per chi mi sta vicino?

Quanti altri interrogativi mi porrà questo libro sconosciuto, questo Tobia che sono anch’io? 

“… apri le mie orecchie Signore, aiutami a sentire la Tua voce… e noi sentiremo come mai prima d’ora”.