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Carissimi Amici di Casa Lanteri,
P. Silvano Porta OMV
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SR MARY KOWALSKI OMVF |
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PROF. MAURO MERUZZI DOCENTE DI S. SCRITTURA
La rivelazione della preghiera nel VT. CCC 2566-2597.
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La rivelazione della preghiera nella pienezza del tempo. CCC 2598-2622. |
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P. ARMANDO SANTORO OMV
La Preghiera: L’incontro della sete di Dio con la nostra sete. CCC 2558-2565 |
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La tradizione della preghiera. CCC 2650-2696 |
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La vita di preghiera.
Omelia alla s. Messa di chiusura
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Lunedì 9 febbraio 2015
• Incontro preliminare |
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• Incontro di inizio Esercizi Spirituali |
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Martedì 10 febbraio 2015
• Omelia alla s. Messa |
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• Ringraziamento alla s. Comunione | |||
• Istruzione/A |
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• Istruzione/B |
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• Istruzione serale |
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Mercoledì 11 febbraio 2015
• Punti per l'orazione (figliol prodigo) |
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• Omelia alla s. Messa |
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Istruzione sul battesimo e la liturgia fatta durante un corso di Esercizi Spirituali nell'agosto 2014 |
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• Istruzione serale |
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Giovedì 12 febbraio 2015
• Omelia alla s. Messa |
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• Antologia di testi sull'inferno |
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• Testi del Magistero sull'inferno | ||
• Meditazione sull'inferno | ||
• Istruzione serale [L’esame di coscienza] |
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Venerdì 13 febbraio 2015
• Punti per l'orazione [Il fico sterile/A] | |||
• Omelia alla s. Messa |
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• Istruzione serale |
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Sabato 14 febbraio 2015
• Omelia alla s. Messa |
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È tempo ormai di essere tutto di Dio. Il nostro divin Salvatore offerto tutti i giorni dalle nostre mani in sacrificio, ci ricorda ciò che anche noi dobbiamo fare: in unione con questa adorabile Vittima offriamoci totalmente: pensieri, affetti desideri, azioni, tutto sia per Dio che si dà tutto a noi! In Lui solo sia ogni nostra soddisfazione, ogni ricchezza, il nostro riposo, ogni consolazione, tutta la nostra gioia! La sua maggior gloria sia il nostro motto, il nostro grido di guerra; lavorare per la nostra salvezza e per quella del prossimo, il nostro nutrimento; soffrire per questo scopo, il nostro cibo delizioso; avanzare a grandi passi nella perfezione, la nostra occupazione di tutti i momenti; morire a tutte le creature, morire a noi stessi, vivere per Dio solo: questo dobbiamo desiderare sulla terra. Quando potremo dire col grande Apostolo che Gesù Cristo vive in noi? Ahimè! Quanto cammino ci resta da fare per arrivarvi! Non disperiamo, tuttavia, poiché tutti i giorni riceviamo il pane della forza e della vita». (L’esperienza di Dio. «Note intime», Città Nuova, 71)
Sabato 14 febbraio 2015
GIORNATA DELL’ADORAZIONE SILENZIOSA Per i turni di adorazione telefonare al Centralino (06 2266016)
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«Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo». Anche qui Gesù vuole provocare. Il tale cerca ciò che è buono, ma vive veramente da buono? Il suo cuore, da dove escono le azioni, agisce da buono o da cattivo? Agisce per amare o per catturare la vita? Gesù gli propone di seguire gli insegnamenti delle Scritture così come sono proposti, rivolti al futuro: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso». Il tale risponde al passato, «Tutte queste cose le ho osservate». Non ha l’atteggiamento umile che ha avuto la donna cananea, lui si ritiene nel giusto. Non coglie nella proposta di Gesù la sottile e delicata proposta riflessiva di guardare bene nel profondo di noi stessi per vedere cosa c’è veramente. Gesù sta al gioco e continua con il tale che quasi spavaldamente come chi con la lista della spesa in mano si vede perfetto: “che altro mi manca?».”. Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». A questo punto Gesù ci mostra la nostra Croce, quella giusta per noi e non un'altra. Quella perfetta per noi che ci libera dal nostro male. Per ognuno Gesù propone la Croce adatta a noi, la nostra. Ad un altro non peserebbe la povertà dalle cose, ma magari peserebbe la povertà dai meriti oppure l’umiltà nel servizio, o … Ad ognuno quella giusta per ogni male, che appena ci libera le mani piene di “roba” e ci guarisce il cuore, diventa il nostro sostegno per volare sul mondo delle tentazioni e delle provocazioni diaboliche. La prima tentazione diabolica da superare è la paura che ci fa vedere la Croce dalla parte sbagliata, sembrandoci una spada puntata verso di noi dalla quale non ci si può difendere se non fuggire. Abbracciando Gesù Abbandonato e riconoscendo quella Croce come dono suo d’amore, allontaniamo la paura e accogliamo la Sua Croce per noi dalle sue mani. Adesso essa la vediamo dalla giusta prospettiva: è una chiave, la chiave che apre le porte dei nostri scheletri nascosti nel nostro cuore. Tutti i problemi e le paure non risiedono al di fuori di noi, ma sono presenti in noi, in ogni nostra esperienza fallita che abbiamo voluto reprimere nel nostro profondo. Allora che facciamo diventiamo i nostri psicoanalisti? No, è più semplice: accogliamo tutto con la semplicità dei bambini come “chiavi” che ogni giorno Gesù ci pone nelle nostre mani.
Fabrizio Fiorenza
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Quante volte nella messa avevo ascoltato questa lettura e quante volte avevo letto questa parte del Vangelo, senza stare veramente attenta alle parole, poi un giorno, in un momento qualunque della mia vita, ovvero nel giorno in cui il Signore ha voluto, è entrata in me e si è fermata nella mente e nel cuore. Ho iniziato a rendermi conto che non avevo dato la giusta importanza alla persona malata, ma forse lo avevo fatto per paura di trovarmi davanti a diverse situazioni di malattia. Si, mi allontanavo da questa realtà per paura…. paura di non poter dare il conforto giusto, la parola giusta, l’aiuto giusto, ma poi ho capito che la maggior parte delle volte non serve parlare o agire, basta semplicemente stare accanto alla persona e ascoltarla: ascoltare lo sfogo, il pianto, la rabbia. Ho compreso una cosa molto importante: la malattia, quella grave, quella che non ti lascia, quella che ti fa soffrire, quella che è con te tutti i giorni e tutti i minuti, quella che ti limita, quella che non ti lascia l’indipendenza, non è MAI una condanna o una punizione di Dio, come molti pensano, anzi è una scorciatoia per conoscere meglio Gesù, ma solo la Fede, quella con la F maiuscola, solo quella Fiducia vera, ti aiuta e ti mette in condizione di non cadere nel baratro della paura e della depressione. L’Amore di Gesù mi ha fatto capire tutto questo, e non solo….. Mi ha aiutata a capire, anche attraverso il lavoro, il tempo libero e la voglia di fare, che potevo impegnarmi e mettermi a disposizione nella Chiesa e nella comunità per un bellissimo servizio: portare la comunione ai malati, nella loro casa. Da cinque anni mi dedico settimanalmente e ogni volta che serve, a questo meraviglioso servizio d’Amore. Ho conosciuto tante donne e uomini in momenti di malattia molto difficili da superare sia per loro che per i famigliari ma posso testimoniare che il momento in cui arriva Gesù in queste case tutto si rasserena e torna il sorriso e la tranquillità. In questi cinque anni sono cresciuta molto, e ogni persona che ho incontrato mi ha arricchito dentro; quello che ogni volta si ripete, e mai dimenticherò, è il momento della Comunione e i discorsi fatti con gli occhi; spesso i malati che vado a visitare non parlano e non sentono, sono allettati, a volte neanche vedono ed è proprio in quel momento che il Signore agisce….ed è bellissimo! I loro visi e i loro corpi ritrovare il sollievo. Da qualche mese ho iniziato gli E.V.O. qui a casa Lanteri con Padre Armando e sto imparando un nuovo modo di mettermi all’ascolto della Parola di Dio; inseguivo da tempo un certo tipo di cammino spirituale e credo proprio di averlo trovato. Ringrazio e lodo il Signore ogni momento della mia giornata e prego sempre per arricchirmi nella fede e nell’umiltà. Giusy Damiani
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Carissimi Amici di Casa Lanteri, e siamo già arrivati a ridosso della Quaresima, questo tempo di grazia, quest’opportunità che il buon Dio ci regala ogni anno per invitarci a rientrare in noi stessi e ricercare ciò che nella vita veramente vale e non lasciarci ammaliare dal luccichio delle cose mondane che passano, passano presto e non potremo portarcele dietro quando anche noi passeremo: ”Passa presto la scena di questo mondo…” (1Cor 7,31).
Ora vi lascio al pensiero eucaristico di De Clorivère, alla condivisione dell’amica Giusy e alla meditazione dell’amico Fabrizio. Dio vi benedica tutti!
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