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“Signore fa’ di me uno strumento del tuo amore” Dopo una giornata frenetica, piena di corse, lavoro, cucina, faccende, compiti e organizzazione degli impegni di oggi e di domani…eccomi qui, in quell’angolo un po’ tranquillo della vita; è arrivato il momento che aspettavo da quando ho aperto gli occhi, quel piccolo spazio della giornata che mi permette l’incontro con il Signore!! Eh si, ti ho cercato Signore tra le persone che hai messo sulla mia strada, ma quante volte non ti ho riconosciuto? Adesso sono qui, in quel momento di silenzio tanto desiderato, dove tutto intorno si è fermato, sono finite le preoccupazioni e le cose da fare, ma non riesco a sentirti: i pensieri che mi vengono in mente sono quelli delle cadute di oggi, di quei momenti in cui sono stata un po’ distratta e mi sono dimenticata del comandamento dell’Amore… Dove sei Signore? Tu sei sempre vicino a me e se ho commesso qualche mancanza, ti chiedo perdono e sono sicura che mi aiuterai a capirlo e a rimediare; per tutte le mie cadute…certamente mi aiuterai a rialzarmi. Il Tuo Amore per me non diminuisce, mi vuoi bene con tutti i miei difetti…per quello che sono! ******** Ma io, invece, mi accetto per quello che sono? Mi ricordo di essere stata creata da Dio a sua immagine e somiglianza? Spesso me ne dimentico ed è uno dei più gravi errori che commetto. Sì, certo, bisogna essere sinceri con se stessi, riconoscere e mettere in luce i propri difetti, ma senza mai dimenticare che Lui ci ha pensati così, conosce ogni capello del nostro capo e da questo abbiamo la conferma del Suo Amore e la consapevolezza che possiamo migliorare! Da questo si parte per decidere di metterci in discussione…dal Suo Amore per noi e per la nostra fragilità …rimettiamola nelle sue mani…Lui saprà fare della nostra debolezza qualcosa di grande! Partendo da questa consapevolezza del Suo Amore per noi sentiremo la forza per poter superare anche i difetti che abbiamo messo in luce nella nostra persona… Inizieremo così ad avere un comportamento positivo non solo verso noi stessi, ma anche verso gli altri, riconoscendo che tutti siamo sue creature e come tali amate da Lui. Forse questa è la cosa più difficile ma, partendo dal presupposto che Dio ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, possiamo guardare anche la persona che ci sta a fianco senza l’atteggiamento di critica che a volte si insinua in noi, anzi…proprio se vogliamo evidenziare un atteggiamento sbagliato o un errore di chi è a fianco a noi, possiamo farlo notare alla persona senza volerla giudicare. Nello stesso modo in cui noi abbiamo sentito che l’Amore di Dio ci rende liberi, ci spinge a cambiare e a superare aspetti critici della nostra personalità, un nostro atteggiamento di apertura (e non di chiusura e critica verso l’altro) farà sentire alla persona che ci ascolta lo stesso Amore di Dio che abbiamo sentito noi. Diventeremo allora strumento del Suo Amore e, senza un grosso sforzo, parlando con noi la persona potrà percepire tutto quello che c’è di positivo nelle nostre parole e, nella libertà, decidere a sua volta di rimettersi in discussione e superare gli aspetti critici della propria personalità… È un modo diverso di rapportarsi con noi stessi e con gli altri, nella semplicità e nella consapevolezza che tutti possiamo cadere e che il Signore ci aiuta ogni volta a rialzarci e ricominciare; è una scelta che ci consente di voler bene a noi e al nostro prossimo, sapendo che non siamo mai gli stessi di ieri e che ogni giorno possiamo fare qualche piccolo cambiamento per attuare il Suo comandamento dell’Amore. La nostra preghiera sia quella di essere ogni giorno uno strumento del Suo Amore per le persone che incontriamo… Flavia Ricci
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Sabato 29 ottobre abbiamo inaugurato il Giardino di preghiera della Madonna di Lourdes con la recita del s. Rosario e la benedizione delle statue della Madonna, di s. Bernardetta e del Crocifisso. Vi riportiamo sotto la lettera che, per la circostanza, ha fatto pervenire il nostro amico Egidio Guida, architetto e direttore dei lavori del giardino che per impegni familiari non ha potuto essere presente a questo evento per la cui realizzazione tanto aveva fatto e faticato.
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L’Eucaristia è il “sacramento dei sacramenti”, in cui il corpo di Cristo dispiega tutte le energie della sua trasfigurazione e porta a compimento il suo mistero nella Chiesa[1]. È in esso che ci raduniamo nel giorno del Signore per vivere la sua Pasqua nell’intensità della fede e nella gioia della festa. Nell’Eucaristia il Padre ci fa entrare in comunione con Lui nella liturgia eterna. Ma il gran liturgia di questa celebrazione è lo Spirito santo: è Lui che ci fa vivere l’Eucaristia come la misteriosa sinfonia del Verbo incarnato; attraverso di Lui tutto ciò che vive e respira viene riportato all’unità con il Figlio e canta la gioia del Padre. Come in un preludio, lo Spirito santo ci introduce dapprima nella liturgia da celebrare. Poi, in un primo movimento, quello della liturgia della Parola, Egli ci manifesta il Signore che viene. In un secondo movimento, quello dell’anafora, Egli realizza per noi la Pasqua di Cristo. Questa trasformazione si conclude in un terzo movimento, nella comunione con il corpo di Cristo. Allora, come in un finale in cui tutto ha nuovamente inizio, Egli ci presenta la liturgia da vivere. Ma il nostro Liturgo non può realizzare senza di noi questa grande Pasqua della storia; dobbiamo prepararci ad essa e corrispondervi. La celebrazione è una sinergia costante tra noi e il Signore. Per questo nel cuore di ognuno dei movimenti della liturgia eucaristica noi viviamo con Lui una specie di ritmo binario: quello del risveglio della nostra fede e quello dell’evento della fede. Lo Spirito apre i nostri occhi affinché riconosciamo il Signore, porta al raccoglimento i nostri cuori perché accolgano il Verbo, approfondisce la nostra fame perché il Pane di Vita ci sazi, ci fa morire a noi stessi affinché risuscitiamo con Cristo, si fa nostra gioia affinché noi diventiamo la gioia del Padre, si lascia assorbire da noi perché a nostra volta doniamo vita ia nostri fratelli. Queste esperienze di risveglio della fede ci rendono sempre più trasparenti alla luce della trasfigurazione. Nel suo triplice irradiamento, lo Spirito santo ci penetra e ci fa vivere Cristo, nostra Pasqua. Ce lo rivela, lo attualizza per noi e a Lui ci fa partecipare. Ora in ciascuno di questi tre movimenti vi è un momento forte in cui lo Spirito ci deifica nel corpo del Signore: è il momento dell’epiclesi[2]. La liturgia della Parola culmina in un’epiclesi che precede l’annuncio dell’evangelo, poiché è allora che il Verbo incarnato diventa per noi “spirito e vita” (Gv 6,63). Nell’anafora[3], l’anamnesi[4] è consacratoria grazie all’epiclesi in cui lo Spirito trasforma le offerte in corpo e sangue di Cristo. Nella liturgia della comunione, è ancora per l’epiclesi del pane mescolato al calice che si compie la nostra trasformazione in Cristo, l’unione trasformante della Chiesa con il suo Signore
[1] Etimologicamente celebrare significa “portare a compimento”. L’espressione “sacramento dei sacramenti”, nella quale si riconosce il superlativo semitico, è dello pseudo-Dionigi [2] Epiclesi significa invocazione dello Spirito santo. Il p. Corbon ci sta dicendo che nella liturgia della s. messa non c’è solo l’epiclesi sul pane e sul vino prima della consacrazione. [3] Anafora: “Portare verso l’alto”. Ogni celebrazione liturgica è anafora perché partecipe del dinamismo attuale dell’ascensione del Signore. In particolare, è il dinamismo centrale dell’Eucaristia (la “preghiera eucaristica” della liturgia latina in oriente viene chiamata anafora), che unisce l’azione di grazie l’anamnesi e l’intercessione. [4] Anamnesi: “Far affiorare il ricordo, fare memoria”. Nella celebrazione liturgica, la Chiesa fa memoria di tutti gli eventi salvifici compiuti da Dio nella storia e che trovano il loro pieno compimento nella croce e risurrezione di Cristo. Ma l’evento pasquale, accaduto una volta nella storia, è ormai contemporaneo ogni istante delle nostre vite: Cristo, proprio perché è risorto, ha squarciato il muro del tempo mortale. Si tratta dunque di un memoriale di tipo assolutamente nuovo. Siamo noi che ricordiamo, ma la realtà non è più nel passato, essa è qui: la memoria della Chiesa diventa presenza. Qui c’è tutto il realismo dell’evento liturgico
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Carissimi benefattori, noi Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima, insieme a Kaushalia e alla sua famiglia, vogliamo ringraziarvi di cuore per la vostra generosità e solidarietà. Come ci ha ricordato Papa Francesco , “Uniti a Dio ascoltiamo il grido del povero”. Avete fatto del bene, il vero bene, che consiste non solo nell’aiuto materiale, ma nel restituire dignità, speranza e futuro a questa ragazza e alla sua famiglia, che abbiamo conosciuto durante il viaggio missionario, vissuto nel mese di febbraio con i volontari della LanteriHumanitas, Associazione Missionaria dei Padri OMV. Visitando le famiglie più disagiate, sr. Sheranee ci ha fatto incontrare una realtà disperata, che riguardava una ragazza di 16 anni, della parrocchia di Koralawella. Kaushalia, da poco tempo paralizzata completamente a causa di un tumore alla colonna cervicale, accusava forti dolori, che non si riuscivano a controllare con i farmaci. I medici hanno consigliato l’intervento chirurgico immediato per cercare di salvarle la vita, di alleviare le sofferenze e cercare di recuperare tutte le funzioni. Per questo motivo abbiamo attivato la raccolta di fondi, per ricoverare Kaushalia in un ospedale privato, perché l’assistenza pubblica è veramente inadeguata per questa prestazione medica così importante. L’intervento chirurgico, avvenuto i primi di marzo, è andato bene, e Kaushalia aveva subito ripreso l’uso delle braccia ed era tornata a sorridere. Solo successivamente si è scoperto che la massa era di natura maligna, ma i medici hanno sconsigliato altre terapie, per permettere a Kaushalia di riprendersi. Dopo l’intervento è stata trasferita in una clinica per la riabilitazione, dove gradualmente stava riprendendo l’uso motorio delle gambe, grazie ad una fisioterapia adeguata. Kaushalia è rimasta sempre in clinica. Successivamente la ragazza è stata colpita da un virus e la febbre è stata controllata, solo dopo un ulteriore ricovero presso l’ospedale privato. Con il nostro grande grazie, vi comunichiamo che a seguito di una complicanza respiratoria avvenuta il 21 luglio, è stata ricoverata con urgenza ma la nostra Kaushalia ci ha lasciato il 29 luglio ed è ritornata alla casa del Padre. I funerali sono stati celebrati lunedì 1 agosto. Grande è il dolore che condividiamo, certi nella speranza della resurrezione. Abbiamo assicurato alla famiglia la partecipazione di tutti coloro che l’hanno conosciuta e aiutata, non solo materialmente, ma anche e soprattutto con l’affetto e la preghiera. Siamo certi che il bene fatto e condiviso porterà nel tempo tanti altri frutti di bene. Kaushalia ci ha uniti nell’amore solidale che supera ogni confine e limite, facendoci sperimentare il valore eterno della carità.
“In ognuno di questi ‘più piccoli’ è presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura”. (Misercordiae Vultus)
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Dirige la Scuola
PROGRAMMA
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Per informazioni |
21/ Incontro di venerdì 11 aprile 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: «Osanna al Figlio di Davide» (Mt 21,1-10) | |||||||
20/ Incontro di venerdì 4 aprile 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: «Lazzaro, vieni fuori!» (Gv 11,1-44) | |||||||
19/ Incontro di venerdì 28 marzo 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: «Va a lavarti alla piscina di Siloe» (Gv 9,7) | |||||||
18/ Incontro di venerdì 21 marzo 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: «Dammi da bere!» (Gv 4,10) |
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17/ Incontro di venerdì 7 marzo 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: ![]() |
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16/ Incontro di venerdì 28 febbraio 2014 | |||||||
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15/ Incontro di venerdì 21 febbraio 2014 |
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Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: «Cosa fate di straordinario?» – Mt 5,38-48 |
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14/ Incontro di venerdì 14 febbraio 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: «Vi fu detto…, ma Io vi dico» – Mt 5,17-37 |
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13/ Incontro di venerdì 7 febbraio 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: «Voi siete il sale…, voi siete la luce del mondo» – Mt 5,13-16 |
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12/ Incontro di venerdì 31 gennaio 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: |
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11/ Incontro di venerdì 24 gennaio 2014 | |||||||
Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione: Gesù annunzia il Regno del Padre – Mt 4,17 |
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10/ Incontro di venerdì 17 gennaio 2014 | |||||||
• Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione della guarigione della |
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• Scheda sul «segreto messianico» |
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9/ Incontro di venerdì 10 gennaio 2014 | |||||
• Istruzione: introduzione alla meditazione/contemplazione della visita dei Magi
• Scheda di aiuto alla preghiera |
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8/ Incontro di venerdì 21 dicembre 2013 | |||||
• Istruzione: introduzione alla contemplazione della Natività
• Scheda di aiuto alla contemplazione ignaziana |
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7/ Incontro di venerdì 6 dicembre 2013 | |||||
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6/ Incontro di venerdì 29 novembre 2013 | |||||
• Istruzione: La meditazione ![]() |
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• Scheda per l'orazione personale ![]() |
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5/ Incontro di venerdì 22 novembre 2013 | |||||
• Istruzione: L'ascolto e la risposta
• Scheda per l'orazione personale |
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4/ Incontro di venerdì 15 novembre 2013 | |||||
• Istruzione: L'ascolto e la risposta
• Scheda per l'orazione personale |
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3/ Incontro di venerdì 8 novembre 2013 |
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• Scheda per l'orazione personale |
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2/ Incontro di venerdì 25 ottobre 2013 | |||||
• Scheda di aiuto per l'orazione personale
• Scheda riassunto della lezione |
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• Istruzione: «Levati i sandali!» (Es 3,5) ![]() |
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1/ Incontro di venerdì 18 ottobre 2013 | |||||
• Scheda per l'orazione personale |
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• Istruzione: Tre momenti dell'incontro |
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Si tratta di una proposta alle coppie di tutte le età per crescere e
maturare come coppia cristiana.
Dirigono gli incontri
e il dott. Stefano Ottaviani psicoterapeuta |
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FINE SETTIMANA SPIRITUALE RISERVATO AGLI SPOSI E AI FIDANZATI
20 – 22 Maggio 2016
Incontro n. 5 13 marzo 2015 | |||
Atteggiamenti |
Necessaria |
Annotazioni |
Incontro n. 4 31 gennaio 2016
COMMENTIAMO LA RELAZIONE FINALE DEL SINODO DEI VESCOVI SULLA FAMIGLIA | |
P. Alfredo Ferretti |
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Incontro n. 3 20 dicembre 2015 | |||
Riflessione teologica
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Annotazioni |
Incontro n. 2 29 novembre 2015 | |||
I peccatori pubblici |
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Annotazioni |
Incontro n. 1 25 ottobre 2015 | |||
La misericordia: |
La misericordia: |
Celebrazione di preghiera: |
Annotazioni |
PROGRAMMA TIPO DI OGNI RITIRO
ARCHIVIO DEGLI INCONTRI DELL'ANNO 2014-2015
ARCHIVIO DEGLI INCONTRI DELL'ANNO 2013-2014
ARCHIVIO DEGLI INCONTRI DELL'ANNO 2012-2013
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SCUOLA BIBLICA DI PREGHIERA
Direttore
Diacono, Prof. Nicola Parisi
Docente di Sacra Scrittura presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma |
ANNO 2015 – 2016 |
Sulle orme della misericordia di Dio. Un percorso biblico-spirituale sulla misericordia
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
10/10/2015 07/11/2015 05/12/2015 09/01/2016 06/02/2016 12/03/2016 16/04/2016 28/05/2016
Ogni incontro prevede un'ora di preghiera personale sulla Parola che è stata oggetto di istruzione.
10 ottobre 2015 Misericordia, perdono e giustizia: definizione e sinonimi. La misericordia non cancella il peccato ma è il modo “come” Dio perdona. |
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7 novembre 2015 Il concetto di “misericordia” nell’AT: Dt 7,9 |
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5 dicembre 2015 Il concetto di “misericordia” nel NT: Mt 9,13 |
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9 gennaio 2016 |
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6 febbraio 2016 La misericordia e la risurrezione di Lazzaro: Gv 11,43. La necrosi spirituale e la caduta delle maschere per la riscoperta del volto genesiaco |
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12 marzo 2016 Non c’è alcun limite alla misericordia divina offerta a tutti: il cuore di Dio nella parabola del padre misericordioso (Lc 15,11-32) |
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16 aprile 2016 |
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28 maggio 2016 Credo in Dio onnipotente: la misericordia ed il perdono, due facce di una stessa medaglia. Gv 7,53-8,11. |
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